Cardinal Pell: "Dobbiamo avere efficienza e trasparenza"
07/10/2015
Il card. Pell al Meeting Rimini invita gli amministratori ecclesiali ad essere credibili di fronte agli uomini
Riflettendo sulla complessità del mondo economico, il Cardinale australiano, Primo Prefetto della Segreteria per l'Economia per la Santa Sede, ha sostenuto con forza la necessità di un rinnovamento all’interno della Chiesa anche e soprattutto in ambito economico e finanziario. “Ora è giunto il momento di mettere in ordine tutte le attività e di organizzarle in modo che si possa dimostrare e rendere conto di tutto al mondo esterno”. Un monito rivolto a tutti gli amministratori della Chiesa, a tutti i parroci e a tutti coloro che gestiscono denaro in ambito ecclesiastico; un appello severo ad essere efficienti e trasparenti verso gli altri.
“E’ moralmente sbagliato”, prosegue il cardinale, “che un leader della Chiesa si soddisfi di non curarsi dei conti perché afferma di non "capire" il denaro. Un religioso non deve essere un esperto, ma dev’essere capace di fiutare quando qualcosa non quadra». Se così non fosse, si lascerebbe campo libero ad ‘incompetenti’ e ‘ladri’.
La Chiesa, attraverso i moderni metodi di contabilità che possiede, deve sapere “garantire una gestione onesta e competente” della propria ricchezza. Ricchezza non condannata a priori in quanto, secondo Pell, “l’autorità religiosa ha l’obbligo morale di conseguire livelli appropriati di ritorno finanziario”ma la ricchezza deve essere messa al servizio degli scopi della Chiesa e dei bisogni pastorali delle persone che devono sempre e comunque avere la priorità.
Un messaggio forte che la Scuola di Management Pastorale ha accolto, fatto proprio e reso concreto nelle sue aree di studio.