Dialoghi/2 - Una nuova comunicazione per la Chiesa del futuro, Monsignor Viganò: "Alla base trasparenza finanziaria e riforma dei media"
30/03/2017
Tra gli appuntamenti più attesi del Festival Internazionale della Creatività in Management Pastorale, c’è stato senza dubbio il dialogo con Monsignor Dario Edoardo Viganò sul tema “Quale riforma della comunicazione della Chiesa?”, che si è svolto nella mattinata di venerdì 24 marzo all’interno dell’Aula magna della Pontificia università lateranense.
Monsignor Viganò, 55 anni non ancora compiuti, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede dal 27 giugno 2015, è attualmente impegnato in una complessiva riforma dei media vaticani.
Si tratta di una ristrutturazione che si è resa ancor più necessaria alla luce dei profondi cambiamenti nel mondo dell’informazione determinati dall’avvento della Rete e dall’uso sempre maggiore delle nuove tecnologie digitali. Il confronto di Viganò con il vaticanista Mediaset, Fabio Marchese Ragona, è iniziato con il racconto delle dimissioni di Benedetto XVI durante il concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013 e il giudizio su questo evento straordinario:
"Chiusura pontificato senza morte ha aumentato collante nella curia vaticana".
Per quanto riguarda la nuova comunicazione per la Chiesa del Futuro, Viganò ha detto: "La Riforma dei media vaticani non è la riforma di Papa Francesco, nasce da prima. Alla base trasparenza finanziaria e riforma dei media. Prima si lavorava a silos, ora bisognerà integrare i servizi non in logica verticistica, ma con funzionalità e obiettivi".