Ma a scuola si insegna a pensare?
07/01/2013
Giulio Carpi e Michele de Beni sono da anni alfieri della creatività e del pensiero laterale in Italia: dopo aver incontrato migliaia di persone sul territorio nazionale, e non solo, hanno elaborato esperienze che implementano e allenano la capacità di apprendimento e di attitudine al pensare.
“A scuola, s’insegna a pensare?”: è questa la domanda cui organizzatori e docenti del corso e cercano di dare una risposta. Il 9 e il 10 Febbraio, presso il Polo Lionello Bonfanti, si cercherà di fare luce su un grande equivoco comunicativo e di fornire gli strumenti per accompagnare i ragazzi in un percorso che insegni loro a pensare in modo funzionale.
“La diffusa tendenza a identificare, quasi fossero sinonimi, “pensiero” e “conoscenza” ha portato a non pochi fraintendimenti.” - dice Giulio Carpi, pedagogista e presidente di Creativ - “E’ convinzione diffusa che “insegnare conoscenze” sia, al tempo stesso, “insegnare a pensare”. E’ vero che lo studio stimola una certa capacità d’apprendimento, ma non è automatico che esso conduca a sviluppare anche le capacità riflessive. Se “pensare”, nel significato più semplice e autentico, significa “pensare con cura”, “ponderare”, c’è da domandarsi quanto spazio, nella prassi didattica, sia effettivamente riservato a questo importante esercizio. La domanda diventa ancor più urgente se consideriamo il fatto che i nostri giovani oggi si trovano a gestire una così vasta quantità di informazioni che rischia di dominarli. E’ per questo che la capacità di pensare dovrebbe costituire una fondamentale disciplina trasversale e occupare un posto centrale nell’insegnamento.”
“Saper pensare è importante per operare scelte e prendere decisioni, per risolvere problemi.” - Aggiunge Michele de Beni, psicoterapeuta e pedagogista - “Si tratta di un problema di enorme importanza, interdipendente con uno spesso più cruciale, che riguarda le questioni etiche, di scelta, di utilizzazione e gestione delle conoscenze. Molti nostri successi, in campo cognitivo, affettivo e sociale, dipendono da questa capacità. Il Corso, in forma laboratoriale, diretto da riconosciuti Esperti nazionali e internazionali nel campo, intende presentare a Docenti, Dirigenti ed Educatori le basi per l’acquisizione di strategie-base di sviluppo del pensiero percettivo, metacognitivo e creativo.”